Prima del Natale, meglio iniziare la dieta così da essere pronti per le grandi tavolate.
Dopo il Natale, meglio iniziare la dieta in vista delle vacanze estive.
Eccolo il circolo vizioso della dieta, e quindi della fisarmonica del nostro corpo. Spesso è solo un "rimandare" l'inizio, altre volte è davvero un modo per mettere alla prova le proprie motivazioni.
Il rischio in realtà è dietro l'angolo. Dalle diete fai da te, alla palestra, allo sport praticato in maniera autonoma... è l'ora di prendersi cura di sé stessi "dall'interno": Dimagrire con il cibo e non senza di esso.
È ora, dunque, di rivolgersi ad un professionista per evitare di inciampare in comportamenti disfunzionali che possono provocare e condurre a disturbi alimentari. Una volta innescato il cambiamento, è difficile tornare indietro.
Quante volte vi è capitato di iniziare una dieta e abbandonarla poco dopo, perché non avete ottenuto SUBITO i risultati desiderati?
Quante volte vi siete resi conto di mangiare solo per GOLA o per NOIA, invece che per fame?
Quante volte mangiate per RIEMPIRE e non per nutrire il corpo?
Ecco dove la psicoterapia interviene.
Spesso ciò che spinge a questi comportamenti è una fame nervosa ovvero non legata ad un bisogno fisiologico, ma emotivo. Si tratta di voglia di dolce quando si avverte noia, tristezza o dolore; una voglia di salato quando ci si sente rilassati davanti a un film. Piccoli gesti innocenti che spesso sono letali per la linea e per il benessere emotivo.
Seguire una dieta sana, uno stile di vita attivo e non sedentario, e star bene emotivamente sono i tre segreti per aiutarci a raggiungere gli obiettivi prefissati e a mantenerli una volta raggiunti.
Questa rappresenta l'ennesima difficoltà anche a livello motivazionale che spinge poi la persona a "buttare all'aria" tutti i sacrifici fatti.
Vi lascio, quindi, qui di seguito, alcune domande per aumentare la consapevolezza del vostro rapporto con il cibo:
• Quando sento rabbia, come vedo il cibo?
• Mangio dolci, quando mi sento annoiato e triste?
• Nel guardare un film, quante volte mi alzo per aprire il fatidico "mobiletto delle schifezze"?
• Quanto tempo impiego a tavola?
• Seguo una dieta equilibrata, ascoltando il bisogno del mio corpo?
• In periodi pre-ciclo o di ovulazione, aumenta il mio senso di fame?
• Dopo le "abbuffate", mi sento in colpa?
• Come mi comporto quando mi sento in colpa per aver mangiato troppo?
• Tendo a contare le calorie che ingerisco?
• Faccio attività fisica estrema o assumo lassativi, se penso di aver mangiato troppo?
Una volta risposto a queste domande, se vi rendete conto di aver una difficoltà nel rapporto con il cibo, non esitate a chiedere aiuto.
Prevenire è meglio che curare!