Siamo il nostro corpo o abbiamo un corpo?
Il corpo è lo spazio in cui le nostre emozioni abitano.
È come dire che il nostro corpo è una tela sulla quale le nostre emozioni amano fare giochi di colori, luci e ombre.
Il fanale? Un bellissimo quadro da esporre o uno scarabocchio spiacevole.
Il corpo è lo spazio in cui le nostre emozioni abitano.
È come dire che il nostro corpo è una tela sulla quale le nostre emozioni amano fare giochi di colori, luci e ombre.
Il fanale? Un bellissimo quadro da esporre o uno scarabocchio spiacevole.
Il fanale? Un bellissimo quadro da esporre o uno scarabocchio spiacevole.
Chiamiamo in causa il nostro corpo quotidianamente
come se questo fosse altro da noi,
come una macchina che va “riparata” in caso di malfunzionamento.
Il nostro linguaggio ne è da esempio:
“Vedo tutto nero.”
“Sono rosso di vergogna.”
“Ho il cuore spezzato!”
“Sento un brivido lungo la schiena.”
... e se il corpo fosse la macchina perfetta e non quella da riparare?
… e se il corpo fosse saggio?
… e se il corpo fosse un piano di allarme con diversi campanelli?
… e se il corpo fosse saggio?
… e se il corpo fosse un piano di allarme con diversi campanelli?
La verità è che il corpo sa sempre cosa e come fare:
♦ da solo si posiziona eretto per permetterci di camminare;
♦ da solo ci permette di correre, di mangiare;
♦ ci protegge dall’ambiente;
♦ nessuno ci insegna a fare l’amore eppure anche in questa circostanza lui sa cosa fare.
IL CORPO E' DOTATO DI UNA SAGGEZZA ORGANISMICA!
Dunque bisogna ammettere che il nostro corpo ne sa più di noi …
… e allora invece di “portarlo a riparare” perché non lo ascoltiamo?
Dunque bisogna ammettere che il nostro corpo ne sa più di noi …
… e allora invece di “portarlo a riparare” perché non lo ascoltiamo?
Il punto è che ascoltare il corpo fa paura!
Se sentiamo ansia vogliamo non sentirla e come se fosse qualcosa di estraneo da noi pretendiamo che essa scompaia, che ci lasci in pace;
Se sentiamo rabbia vogliamo non esprimerla perché chi lo fa è aggressivo e cattivo;
Se sentiamo dolore allora siamo deboli, lo reprimiamo da bravi super eroi;
Se sentiamo paura allora la neghiamo e la frase tipica è “io non ho paura di niente”!
Se sentiamo rabbia vogliamo non esprimerla perché chi lo fa è aggressivo e cattivo;
Se sentiamo dolore allora siamo deboli, lo reprimiamo da bravi super eroi;
Se sentiamo paura allora la neghiamo e la frase tipica è “io non ho paura di niente”!
Ed ecco che se non ascoltiamo il corpo questo si impone a noi, prende il comando e si diverte a guardare come lo “portiamo a riparare” invece di guardarci dentro!
Il tipico esempio?
La somatizzazione!!!
CLASSICI DI SOMATIZZAZIONE
1
CIBO
Spesso le persone che mangiano molto lo fanno per controllare l’ansia.
Infatti, mangiando, lo stomaco si gonfia e spinge sul chakra solare ovvero sull’aggressività.
Ed ecco che l’ansia si placa!
Spesso le persone che mangiano molto lo fanno per controllare l’ansia.
Infatti, mangiando, lo stomaco si gonfia e spinge sul chakra solare ovvero sull’aggressività.
Ed ecco che l’ansia si placa!
2
PSORIASI
Esiste una forte relazione tra Psoriasi e Depressione:
Se la psoriasi si manifesta non si ha la depressione, se hai questa come per magia la psoriasi va incontro a remissione!
Classico rapporto tra superficie – profondo.
Esiste una forte relazione tra Psoriasi e Depressione:
Se la psoriasi si manifesta non si ha la depressione, se hai questa come per magia la psoriasi va incontro a remissione!
Classico rapporto tra superficie – profondo.
3
GASTRITE
Altra situazione di relazione tra superficie e profondo la si può vedere nei casi di gastrite.
Se hai la gastrite diminuisce l’ansia, viceversa aumenta.
Altra situazione di relazione tra superficie e profondo la si può vedere nei casi di gastrite.
Se hai la gastrite diminuisce l’ansia, viceversa aumenta.
4
PELLE
La pelle manifesta problemi legati al contatto, alla comunicazione, all’espressione emotiva, alle relazioni, comportandosi come una “tela” su cui si dipingono le emozioni più profonde (tra cui rabbia, irritazione, rifiuto, senso di ingiustizia, aggressività repressa) o stati di stress.
La pelle manifesta problemi legati al contatto, alla comunicazione, all’espressione emotiva, alle relazioni, comportandosi come una “tela” su cui si dipingono le emozioni più profonde (tra cui rabbia, irritazione, rifiuto, senso di ingiustizia, aggressività repressa) o stati di stress.
5
APPARATO RESPIRATORIO
L’apparato respiratorio può raccontare dei problemi che si vivono nell’ambiente familiare o lavorativo e dei conflitti, disagi, dolori o frustrazioni che vi si “respirano”; del bisogno o della mancanza, metaforici, di spazio e di “aria”, di indipendenza o di autonomia. I disturbi che si manifestano negli organi corrispondenti (asma, affanno, iperventilazione, respiro corto) possono indicare un’assenza di gusto per la vita, la perdita del desiderio di continuare a vivere, ma anche la paura di perdere la vita.
L’apparato respiratorio può raccontare dei problemi che si vivono nell’ambiente familiare o lavorativo e dei conflitti, disagi, dolori o frustrazioni che vi si “respirano”; del bisogno o della mancanza, metaforici, di spazio e di “aria”, di indipendenza o di autonomia. I disturbi che si manifestano negli organi corrispondenti (asma, affanno, iperventilazione, respiro corto) possono indicare un’assenza di gusto per la vita, la perdita del desiderio di continuare a vivere, ma anche la paura di perdere la vita.
6
MAL DI TESTA
La cefalea può indicare il bisogno di allentare l’eccessivo controllo razionale, e quindi il desiderio di lasciare più spazio all’intuizione. Di solito, infatti, chi soffre di mal di testa ha una mente lucida e razionale (fin troppo), che deve tenere sempre tutto sotto controllo senza cedere e lasciarsi andare mai.
La cefalea può indicare il bisogno di allentare l’eccessivo controllo razionale, e quindi il desiderio di lasciare più spazio all’intuizione. Di solito, infatti, chi soffre di mal di testa ha una mente lucida e razionale (fin troppo), che deve tenere sempre tutto sotto controllo senza cedere e lasciarsi andare mai.
7
COLITE
La colite invece può affiggere chi è solito fare scenate, non reprimere rabbia e aggressività, tranne poi provare disprezzo verso se stesso per quello che ha fatto: l’intestino si fa carico simbolicamente di questi sensi di colpa e tenta di spazzarli via simbolicamente con gli attacchi di colite;
mani sempre sudate: affligge prevalentemente le persone timide, emotive, ansiose, schive e solitarie e che hanno difficoltà ad instaurare rapporti interpersonali.
La colite invece può affiggere chi è solito fare scenate, non reprimere rabbia e aggressività, tranne poi provare disprezzo verso se stesso per quello che ha fatto: l’intestino si fa carico simbolicamente di questi sensi di colpa e tenta di spazzarli via simbolicamente con gli attacchi di colite;
mani sempre sudate: affligge prevalentemente le persone timide, emotive, ansiose, schive e solitarie e che hanno difficoltà ad instaurare rapporti interpersonali.
8
ERUZIONI CUTANEE
Queste possono rivelare che non si hanno ben chiari i propri confini e che per difendersi si cerca, metaforicamente, di tenere lontani gli altri. Ma possono anche indicare che, pur non potendo permetterselo, si vorrebbe che gli altri stessero più vicini.
Queste possono rivelare che non si hanno ben chiari i propri confini e che per difendersi si cerca, metaforicamente, di tenere lontani gli altri. Ma possono anche indicare che, pur non potendo permetterselo, si vorrebbe che gli altri stessero più vicini.
9
MAIL DI STOMACO
Quando si soffre spesso di gastriti, bruciori di stomaco o altri disturbi digestivi, spesso l’atteggiamento tipico è “mandare giù” con troppa frequenza le offese della vita. Il motto di queste persone è “porgere l’altra guancia”, ma nello stesso tempo covano rabbie e risentimenti profondi. In questo modo costringono lo stomaco ad una lenta e complessa “digestione” della rabbia.
Quando si soffre spesso di gastriti, bruciori di stomaco o altri disturbi digestivi, spesso l’atteggiamento tipico è “mandare giù” con troppa frequenza le offese della vita. Il motto di queste persone è “porgere l’altra guancia”, ma nello stesso tempo covano rabbie e risentimenti profondi. In questo modo costringono lo stomaco ad una lenta e complessa “digestione” della rabbia.
10
ANSIA
Quella che più spaventa, più comune, nemica di molti è l’ansia!
Lei è furba, capricciosa ed insistente eppure se viene a farci visita un motivo c’è!!!
È inutile utilizzare escamotage per evitarla o sopprimerla perché tanto questa troverà una via diversa per farti visita!
Cosa vuole da te? Semplicemente essere accolta ed ascoltata! È il campanello d’allarme più funzionale per noi in caso di pericolo.
Quella che più spaventa, più comune, nemica di molti è l’ansia!
Lei è furba, capricciosa ed insistente eppure se viene a farci visita un motivo c’è!!!
È inutile utilizzare escamotage per evitarla o sopprimerla perché tanto questa troverà una via diversa per farti visita!
Cosa vuole da te? Semplicemente essere accolta ed ascoltata! È il campanello d’allarme più funzionale per noi in caso di pericolo.
Dunque il corpo ci parla costantemente:
la paura fa sudare freddo, la rabbia fa venire i bollori, l’amore fa battere il cuore o tremare le gambe e l’ansia fa rallentare la salivazione o venire le farfalle allo stomaco, etc.
Pertanto, ritornando alla domanda iniziale,
“SIAMO IL NOSTRO CORPO O ABBIAMO UN CORPO?” , la risposta è:
noi non abbiamo un corpo, NOI SIAMO IL NOSTRO CORPO!
“SIAMO IL NOSTRO CORPO O ABBIAMO UN CORPO?” , la risposta è:
noi non abbiamo un corpo, NOI SIAMO IL NOSTRO CORPO!
Da uno studio condotto dal dr. Lauri Nummenmaa, è emerso che: la paura e l’ansia attivano sensazioni non piacevoli nel petto, mentre la rabbia si avverte più su petto, mani, viso e in alcuni punti della testa.
L’invidia si avverte molto nel viso e l’amore si avverte come una sensazione diffusa di calore su tutto il corpo.
Le sensazioni avvertite agli arti superiori sono risultate più importanti nelle emozioni come rabbia e felicità, mentre una sensazione di ridotta attività agli arti è stata riportata nella tristezza.
L’invidia si avverte molto nel viso e l’amore si avverte come una sensazione diffusa di calore su tutto il corpo.
Le sensazioni avvertite agli arti superiori sono risultate più importanti nelle emozioni come rabbia e felicità, mentre una sensazione di ridotta attività agli arti è stata riportata nella tristezza.
Altre emozioni come ansia, amore, orgoglio, vergogna, invidia, hanno mostrato una correlazione alle sensazioni corporee più debole, rispetto alle cosiddette emozioni primarie universali indicate da Ekman come: rabbia, paura, disgusto, felicità, tristezza e sorpresa.
A differenza di tutte le altre emozioni, che sono collegate a regioni specifiche, si è notato che la felicità si avverte su tutto il corpo.
L’insieme di queste sensazioni si possono vedere molto chiaramente su un grafico, utilizzando delle scale cromatiche.
PARLIAMO ATTRAVERSO IL CORPO E QUESTO E’ UN LIBRO CHE SI LASCIA LEGGERE, INUTILI I TENTATIVI DI CHIUDERLO …
… TANTO VALE DARCI UN’OCCHIATA!
… TANTO VALE DARCI UN’OCCHIATA!
Rivolgiti ad un professionista che ti aiuti a “leggere” questo meraviglioso libro che ti accompagnerà per l’intera vita.
Ansia, paura, rabbia, tristezza non sono nemici da evitare ma amici da conoscere e riconoscere.
Ansia, paura, rabbia, tristezza non sono nemici da evitare ma amici da conoscere e riconoscere.