Chi è lo psicologo?
Chi è lo psicologo?
Un professionista che si occupa di prevenzione, diagnosi, sostegno psicologico, abilitazione e riabilitazione.
Utilizza strumenti conoscitivi quali il colloquio clinico, l'intervista strutturata, i test psicologici, rispettando la dignità e il diritto alla riservatezza.
E' una persona che, dopo una laurea di cinque anni in psicologia, compie un tirocinio obbligatorio della durata di un anno, effettuato con la supervisione di un professionista, al fine di superare l’Esame di Stato necessario all’iscrizione all’Ordine degli Psicologi e dunque essere abilitato ad esercitare la professione.
Utilizza strumenti conoscitivi quali il colloquio clinico, l'intervista strutturata, i test psicologici, rispettando la dignità e il diritto alla riservatezza.
E' una persona che, dopo una laurea di cinque anni in psicologia, compie un tirocinio obbligatorio della durata di un anno, effettuato con la supervisione di un professionista, al fine di superare l’Esame di Stato necessario all’iscrizione all’Ordine degli Psicologi e dunque essere abilitato ad esercitare la professione.
Lo psicologo, in accordo al codice deontologico, che è tenuto a rispettare per legge, aggiorna continuamente la propria formazione.
Al pari della professione medica, lo psicologo abilitato dallo Stato e iscritto all’Ordine, esercita una professione con finalità sanitarie.
Al pari della professione medica, lo psicologo abilitato dallo Stato e iscritto all’Ordine, esercita una professione con finalità sanitarie.
Cosa fa lo psicologo?
Che cosa fa lo psicologo?
Lo psicologo è legittimato a compiere interventi che spaziano dalla salutogenesi, ossia la prevenzione del disagio e la promozione della salute psicologica, alla patologia cioè la cura dei disturbi mentali.
In quest’ultimo caso si tratterà di curare i disturbi mentali attraverso terapie psicologiche.
Come il medico può curare (con strumenti caratteristici della professione medica) essendo abilitato alla professione della medicina, così lo psicologo può curare (con strumenti caratteristici della professione di psicologo) essendo abilitato alla professione della psicologia.
Esistono altre figure professionali riconosciute per legge (medici, psichiatri e psicoterapeuti) che condividono la finalità intesa come miglioramento del benessere psicologico, ma differiscono negli strumenti utilizzati (i medici e gli psichiatri usano strumenti medico/farmacologici, gli psicoterapeuti strumenti psicoterapici).
Esistono altre figure professionali riconosciute per legge (medici, psichiatri e psicoterapeuti) che condividono la finalità intesa come miglioramento del benessere psicologico, ma differiscono negli strumenti utilizzati (i medici e gli psichiatri usano strumenti medico/farmacologici, gli psicoterapeuti strumenti psicoterapici).
Confini
Confini
Lo psicologo, non essendo un medico nè uno psicoterapeuta, non può per legge nè somministrare farmaci nè intervenire con una psicoterapia (a meno che non abbia anche questi titoli).
Ugualmente, il medico o lo psicoterapeuta per legge non può intervenire con metodologie e strumenti delle scienze psicologiche peculiari della professione di psicologo (a meno che naturalmente non abbiano anche questo titolo).
Lo psicologo è quindi l’unico professionista, riconosciuto e regolamentato dallo Stato, che usa le competenze e gli strumenti specifici delle Scienze Psicologiche (colloquio psicologico, somministrazione di test, etc.) per migliorare il benessere psicologico delle persone senza farmaci e senza psicoterapia.
Ugualmente, il medico o lo psicoterapeuta per legge non può intervenire con metodologie e strumenti delle scienze psicologiche peculiari della professione di psicologo (a meno che naturalmente non abbiano anche questo titolo).
Lo psicologo è quindi l’unico professionista, riconosciuto e regolamentato dallo Stato, che usa le competenze e gli strumenti specifici delle Scienze Psicologiche (colloquio psicologico, somministrazione di test, etc.) per migliorare il benessere psicologico delle persone senza farmaci e senza psicoterapia.
Dritte
Dritte
01
Quando vi rivolgete ad un professionista, prima di affidarvi a lui, chiedete, fate domande!!!!
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In base alla richiesta di aiuto che voi fate, un bravo professionista vi indirizza altrove, se la richiesta non è di sua competenza!
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Diffidate da chi fa TUTTO!
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Potete trovare i vostri professionisti sui siti dei diversi ordini di appartenenza!
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Non affidatevi a chiunque ma scegliete, soprattutto, in relazione a lunghi percorsi, con il “vostro naso”!
ORA SIETE PRONTI A SCEGLIERE!
Sfatiamo un po' di miti!
Sfatiamo un po' di miti!
1
CHI VA DALLO PSICOLOGO E’ MATTO
Questo pregiudizio si fonda sull’idea che lo psicologo serve solo in casi di malattia mentale oppure di gravi problematicità.
Malgrado viviamo in un tempo di presunta apertura mentale in cui il sapere è accessibile a molti, in un paese come l’Italia richiedere un aiuto psicologico è, ad oggi, visto come debolezza e cedimento mentale. C’è una spiegazione storica anche a questo atteggiamento altamente sfavorevole.
In Italia il regime fascista per anni ha bandito la psicologia dalle scuole e dalle università rallentando sia lo sviluppo che la conoscenza della disciplina, creando intorno ad essa un alone di negatività.
Lo psicologo aiuta le persone ad affrontare quei problemi che si inseriscono nella vita quotidiana e che le allontanano dal proprio benessere e qualità di vita.
2
PERCHE’ PAGARE UNO PSICOLOGO SE POSSO PARLARE CON UN AMICO?
Avere intorno delle amicizie o dei familiari di cui fidarsi e con cui poter condividere confidenze o momenti di difficoltà è estremamente utile.
Aprirsi con un amico infatti può aiutarci a chiarire dubbi, placare malesseri e farci sentire meglio.
Tuttavia lo psicologo non è un amico. È un professionista che mette in campo le sue conoscenze tecniche e la sua formazione per aiutare le persone ad affrontare momenti di vita particolarmente difficili. Uno psicologo non dà consigli come farebbe un amico, non dà un modello morale a cui fare riferimento durante il suo lavoro.
Rispettando il punto di vista dell’altro, i suoi vissuti, ideologie e credenze, mette a disposizione le sue conoscenze per costruire insieme un percorso che porti al benessere personale, familiare e sociale. Inoltre il rapporto che si crea con lo psicologo, fondato sulla fiducia, il rispetto e la professionalità, genera la spinta al cambiamento della persona, si tratta di un rapporto di intimità senza legame!
3
PRENDERE UNA PILLOLA E’ MEGLIO CHE ANDARE DALLO PSICOLOGO
Nella nostra società non si ha per niente a pazienza, siamo predisposti a scegliere la soluzione più sbrigativa e a cercare scappatoie facili e poco dispendiose.
Un atteggiamento simile in realtà è molto dannoso perché abbiamo letteralmente smesso di ascoltare i nostri bisogni più profondi e di stare in contatto con noi stessi.
In realtà, ansia, depressione, fobie ecc. non sono altro che campanelli d’allarme che il nostro corpo lancia, affinché la persona prenda consapevolezza che qualche questione della vita è in sospeso e andrebbe affrontata.
In alcuni casi gli psicofarmaci sono molto utili e rappresentano un valido alleato per aiutare la persona a riacquistare un certo grado di equilibrio psicofisico, ma è altrettanto utile coadiuvare questo con un buon percorso psicologico.
4
E’ INUTILE ANDARE DA UNO CHE NON HA MAI VISSUTO LE MIE DIFFICOLTA’
Questo pregiudizio si basa sulla credenza che per essere veramente compresi e sentire la vicinanza di qualcuno è necessario aver vissuto e sperimentato la situazione sulla propria pelle.
Durante un percorso terapeutico, la persona che si rivolge allo psicologo è esperta dei suoi contenuti e della sua modalità di vivere il problema, mentre lo psicologo è esperto di metodo e tecniche, e unendo le forze è possibile intraprende le strategie per fronteggiare il problema.
5
E’ IMPOSSIBILE RISOLVERE PROBLEMI CONCRETI SOLO PARLANDO
Lo strumento principale di ogni percorso terapeutico è la parola. Attraverso la parola l’essere umano si esprime e comunica con un altro diverso da sé.
Si è soliti ripetere gli stessi modi messi in atto per risolvere un problema. Ridefinire una situazione problematica, utilizzando altri termini o anche solo renderla comprensibile ad una persona che ha la competenza giusta per maneggiare argomenti delicati aiuta a vedere possibilità.
Lo psicologo non suggerisce come risolvere le questioni annose della nostra vita ma ci guida a sperimentare un cambiamento profondo che viene da dentro noi stessi.
6
LA PSICOTERAPIA DURA TROPPO
Una certezza è che la durata di una terapia solitamente varia da persona a persona e da situazione a situazione.
Sicuramente esistono diversi e molti approcci terapeutici e scuole di pensiero per i quali la durata di un percorso terapeutico può essere più o meno lunga. Ed è per questo fondamentale informarsi e scegliere una modalità terapeutica più conforme alla propria indole personale.
7
LA PSICOTERAPIA COSTA TROPPO
In generale possiamo affermare che le persone solitamente tendono a sottovalutare la propria salute psicologica.
Siamo sicuri che il problema sia economico? Sembra una domanda scontata ma in realtà molte persone sono restie a rivolgersi ad uno psicologo per tutta una serie di altri pregiudizi e paure che minano profondamente la motivazione, ed ecco allora che emergono tutte le difficoltà collaterali.
Esiste un tariffario di riferimento a cui gli psicologi solitamente si attengono.
8
GLI PSICOLOGI POSSONO MANIPOLARE E LEGGERE NELLA MIA MENTE
Se così fosse domineremmo il mondo! Chi si occupa di psicologia è semplicemente abituato a prestare attenzione ai gesti, al movimento del corpo, al tono della voce, e queste informazioni, unite a ciò che le persone dicono e all’empatia, ci aiutano ad ottenere una comprensione maggiore degli altri.
9
SONO FATTO COSI’, E’ IMPOSSIBILE CAMBIARE
“Che ci posso fare?”, “è il mio carattere”, “sono sempre stato così”, “è impossibile cambiare” e di conseguenza non avviene nessun tentativo concreto di cambiare davvero.
Questi sono pensieri caricati di “impotenza”, la persona delega la propria volontà a qualcosa di vago.
Se una persona è veramente intenzionata a mettersi in gioco con la giusta motivazione e fiducia verso un percorso terapeutico mirato, questi ostacoli di autosabotaggio verso il cambiamento vengono presto rimossi e la persona può finalmente sperimentare un vivere più soddisfacente e funzionale per sé.
10
LO PSICOLOGO E’ PIU’ PAZZO DI ME
È probabile che scegliere di diventare uno psicologo nasconda una certa attitudine alla comprensione altrui che scaturisce da vissuti personali di dolore e sofferenza.
Tutto il dolore che la vita insegna lo riutilizzano costantemente nella vicinanza emotiva e come esempio di forza e saggezza per i loro pazienti.
Tra l’altro non tutti sono a conoscenza del fatto che chi sceglie di diventare psicoterapeuta è moralmente obbligato ad intraprendere a sua volta lunghi anni di psicoterapia che lo aiutino a restare in equilibrio e a incassare i duri colpi dei pesi emozionali che spesso i propri pazienti gli consegnano con i loro vissuti e le loro storie.