Cioè... Quando Dio chiude una porta, apre un portone
La psicoterapia gestaltica è un metodo psicoterapico che si basa sul principio della consapevolezza del qui e ora, ovvero della capacità di vivere pienamente il presente, senza farsi condizionare dal passato o dal futuro. Il terapeuta gestaltico aiuta il paziente a sperimentare il contatto con sé stesso, con l'altro e con l'ambiente, favorendo l'espressione autentica dei propri bisogni, emozioni e pensieri.
Il proverbio napoletano " Quanno 'o Signore nzerra na porta, arape nu portonè" può essere usato dal terapeuta gestaltico per incoraggiare il paziente a cogliere le opportunità che la vita gli offre, anche quando sembra che tutto sia andato male.
Il proverbio significa che quando Dio chiude una possibilità, ne apre un'altra, magari più grande e migliore.
Questo proverbio può aiutare il paziente a superare il senso di frustrazione, rabbia o impotenza che può provare di fronte a una situazione difficile o a una perdita.
Il terapeuta gestaltico può usare il proverbio come uno stimolo per far emergere le risorse, i desideri e i progetti del paziente, invitandolo a esplorare le sue potenzialità e le sue alternative.
Un esempio di dialogo tra terapeuta e paziente che usa il proverbio potrebbe essere il seguente:
Paziente: Mi sento bloccato, non so cosa fare della mia vita. Ho perso il lavoro, la mia ragazza mi ha lasciato, non ho più amici. Non ho più nulla.
Terapeuta: Cosa provi in questo momento?
Paziente: Tristezza, rassegnazione, vuoto.
Terapeuta: Ti rendi conto che stai vivendo nel passato, ripensando a quello che hai perso, e nel futuro, immaginando che non ci sia più nulla per te?
Paziente: Sì, lo so, ma non riesco a fare diversamente.
Terapeuta: Ti va di provare a vivere nel presente, nel qui e ora?
Paziente: Come dovrei fare?
Terapeuta: Ti propongo un esperimento. Ti va di ascoltare un proverbio napoletano e di dirmi cosa ti suggerisce?
Paziente: Va bene, dimmelo.
Terapeuta: Quanno 'o Signore 'nzerra na porta, arape nu purtone.
Paziente: Quando il Signore chiude una porta, apre un portone.
Terapeuta: Cosa ti dice questo proverbio?
Paziente: Che forse c'è ancora una speranza, che magari c'è qualcosa di meglio che mi aspetta.
Terapeuta: E cosa potrebbe essere?
Paziente: Non lo so, forse un nuovo lavoro, una nuova relazione, nuovi amici.
Terapeuta: E cosa ti impedisce di cercarli?
Paziente: La paura, la sfiducia, la mancanza di energia.
Terapeuta: E se invece ti aprissi alla vita, se ti mettessi in gioco, se ti lasciassi sorprendere dalle sue possibilità?
Paziente: Forse sarebbe più interessante, più stimolante, più gratificante.
Terapeuta: Allora, cosa aspetti? Il portone è aperto, devi solo attraversarlo.