Cara me stessa: un viaggio tra lavoro e maternità

     
    gravidanza equilibrio vita e lavoro

     

    Cara Me Stessa,
    mi scrivo per fermare un momento questo vortice di emozioni, pensieri e sfide che riempiono i miei giorni. Mi trovo in bilico tra il presente e il futuro, tra il lavoro di psicoterapeuta che amo e questo incredibile viaggio verso la maternità. Una trasformazione che mi porta a essere tante cose insieme: donna, professionista e madre in attesa.


    Il mio equilibrio tra professione e attesa
    Il pancione è sempre con me, un promemoria costante che la vita sta cambiando. Ogni suo movimento mi ricorda il miracolo che sto vivendo e la necessità di rallentare, trovare spazio per me stessa. Eppure il mio lavoro da psicoterapeuta mi chiama: la mia stanza di terapia è il luogo in cui accolgo storie, dolori e speranze.
    Come trovare un equilibrio tra il lavoro e l’attesa della maternità? Ogni colloquio richiede tutta la mia attenzione, e spesso mi domando: come posso dare il massimo quando una parte di me si sta già preparando per altro?
    Vedo me stessa seduta nella penombra del mio studio, con pazienti che si affidano, confidano, e che a volte mi chiedono del mio pancione. Rispondo con un sorriso, cerco di essere trasparente, spiegando ciò che accadrà. Ma dentro di me sento la dolce malinconia di sapere che, presto, dovrò mettere in pausa questa parte di me.


    Prepararmi al cambiamento
    Sto organizzando tutto: le pratiche, i messaggi per i pazienti, quel senso di ordine che mi serve per lasciare andare con serenità. Eppure, mi chiedo spesso: come sarà il ritorno?
    Tornerò la stessa persona? Avrò abbastanza energie, tempo e cuore per dedicarmi sia alla maternità che alla mia professione?
    Queste domande mi accompagnano, ma so che la maternità non è una fine: è una trasformazione. Tornerò al mio lavoro con occhi nuovi, con un cuore più grande, con una comprensione ancora più profonda delle emozioni umane, arricchita da questa esperienza.


    Accettare l'imperfezione
    So già che ci saranno giorni difficili. Momenti in cui il sonno sarà poco e dovrò comunque essere presente. Ci saranno attimi in cui mi sembrerà di non dare abbastanza né al mio bambino né ai miei pazienti. Ma ho imparato che la perfezione non è il traguardo.
    Accettare i miei limiti e abbracciare la mia umanità sarà la chiave. Questo approccio mi ha sempre aiutato, trasformando il caos in opportunità di crescita.


    Un augurio a me stessa
    Mentre mi preparo a chiudere la porta del mio studio per un po’, voglio ricordarmi che sto facendo qualcosa di straordinario: accogliere la vita e costruire un nuovo equilibrio tra tutto ciò che amo.
    Non devo avere paura del cambiamento, perché tutto ciò che ho costruito è già dentro di me.


    Mi auguro di prendermi il tempo per ascoltarmi, per vivere pienamente ogni istante di questa attesa. So che quando tornerò sarò diversa, ma più ricca, più forte e più autentica.


    Con amore,
    Me Stessa