Cara Me Stessa,
so che in questo momento ti senti sospesa in un equilibrio fragile, divisa tra il tuo essere mamma e il tuo essere una professionista.
È un'esperienza nuova e intensa, fatta di contrasti e meraviglie, e non c'è manuale che ti possa preparare a questa fase della vita.
Sei tornata al lavoro, lasciando il tuo piccolo tra le braccia sicure di sua nonna, ma il cuore rimane a metà strada, tra lo studio in cui accogli i tuoi pazienti e quel nido che è diventato il centro del tuo mondo.
Una danza tra ruoli
Ogni giorno è una danza tra ruoli. C'è la terapeuta, che ascolta con empatia, che si immerge nei racconti altrui, che accompagna le persone nei loro percorsi di crescita.
E poi c'è la mamma, che sente la mancanza del profumo della pelle del suo bambino, che si chiede se stia bene, se senta la sua assenza, se quel sorriso che lascia al mattino sarà lo stesso che ritroverà al tuo ritorno.
Il peso delle domande e dei dubbi
Non è semplice, lo so. Ci sono momenti in cui ti chiedi se stai facendo abbastanza, se stai dividendo equamente il tuo amore, le tue energie, il tuo tempo.
Ma ti prego di ricordarti una cosa importante: sei una mamma che ama profondamente e una professionista che dà il meglio di sé.
Nessuna delle due parti di te è meno importante o meno autentica.
La bellezza nella difficoltà
Nella difficoltà c'è anche una bellezza speciale. Ogni volta che varchi la soglia dello studio, ti porti dietro una nuova sensibilità, una nuova capacità di comprendere le emozioni umane.
La maternità ti ha aperto una finestra su un amore immenso, ma anche su fragilità e paure che, in fondo, condividiamo tutti. E tutto questo arricchisce il tuo lavoro, rendendoti ancora più attenta, più vera, più umana.
Una lezione anche per tuo figlio
Quando torni a casa, e il tuo bambino ti accoglie con quelle manine che si protendono verso di te, capisci che anche lui sta imparando qualcosa. Sta imparando che la sua mamma è una donna forte, che ama quello che fa, che è capace di costruire un mondo per lui e di arricchire quello degli altri.
Gentilezza verso te stessa
Quindi, sii gentile con te stessa. Concediti il diritto di sentirti stanca, dubbiosa, ma anche orgogliosa e felice. Non cercare la perfezione, perché non esiste. Esiste solo l'amore che metti in ciò che fai, sia come mamma sia come terapeuta. E di questo amore ce n'è in abbondanza, per entrambi i mondi.
Un abbraccio pieno di stima e dolcezza,
Te stessa