ALLA SOGLIA DI UNA NUOVA FASE, IO RI-PARTO!

    covid-19 fine lockdown

    Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nella quotidianità, stravolgendo le scelte e i programmi già pianificati.  Una delle reazioni più tipiche in questi casi è sperimentare la paura, emozione primaria e legata alla nostra sopravvivenza, basti pensare che noi tutti siamo qui grazie alla paura dei nostri antenati che sono riusciti a scappare dai pericoli e dunque a riprodursi.
    In questa emergenza coronavirus, a volte la paura ci sfugge di mano: reazioni di panico e forte agitazione, fino a un'ansia generalizzata. Non siamo fatti per reggere situazioni di allerta o di tensione troppo a lungo, ecco perché andiamo incontro a pensieri catastrofici, idee paranoiche e sintomi fisici spiacevoli e fastidiosi.  In alcuni di noi si sviluppa poi una situazione di ipocondria, intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute, percependo ogni minimo sintomo come un segnale inequivocabile di una grave malattia e, in emergenza COVID-19, come la "certezza" di aver contratto il nuovo coronavirus.
    Come mai il SARS-CoV-2 fa così paura?
    Questo virus è piccolo, sfuggente, invisibile all'occhio umano, sconosciuto, facilmente trasmissibile e ciò scatena le paure più profonde di un qualche elemento incontrollabile che dall'interno ci possa distruggere.

    Attualmente ci troviamo immersi in una situazione di conflitto: una parte di noi è felice di accogliere il ritorno alla normalità, mentre un'altra parte ha il timore di tornare alla vita " normale".
    Mi piace definire questa fase come la fase del "Ri": ri- prendere, ri-scoprire, ri-abbracciare, ri-organizzare, ri-visitare, ri-adattare, etc...
    Ecco, se impariamo a guardare dalla prospettiva del "RI", notiamo che non possiamo tornare indietro a due mesi fa, ma abbiamo la possibilità di ri-creare la nostra quotidianità inserendo in questa molte e molte più cose nuove e passioni nuove che in questa emergenza ci hanno fatto compagnia. è il momento di ri-valorizzare le nostre giornate, è il momento di ri-prenderci in mano la nostra vita e di arricchirla ancora di più.

    Questa fase ci mette di fronte ad una scelta: farsi bloccare dalla paura o prenderla per mano e vivere?
    Certamente questo è, è stato e sarà un anno vivido nei nostri ricordi, un anno da raccontare ai nostri figli e nipoti, un anno che è entrato nella storia e che ci ha fatto ri-credere che anche ciò che non si vede e non si può toccare può essere in grado di scombussolare le nostre vite. Allora impariamo a dare importanza all'invisibile: accogliamo la paura, la rabbia, il dolore, la gioia, l'amore, la tristezza, la felicità e facciamo di tutto questo la nostra imbarcazione, affinché possiamo essere in grado di navigare.
    Questo periodo ci ha dato un grande insegnamento: l'importanza di attraversare i momenti bui e non di soffermarci!

    Buona ri-partenza a tutti e ricordatevi di ri-abbracciarci ancora più forte di prima!

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