BENESSERE AL TEMPO DEL COVID

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    Più che mai, oggi, è importantissimo proteggerci dalla valanga di informazioni da cui costantemente siamo bersagliati. Tra fake news e informazioni da fonti abbastanza attendibili, veniamo catapultati nella realtà che stiamo vivendo con grande difficoltà, aggravando maggiormente il nostro malessere.
    Esporci a una grande vastità di informazioni, continuamente, anche quando non lo chiediamo può essere davvero tossico da un punto di vista psicologico.
    Questi continui bombardamenti di informazioni possono far vacillare o addirittura compromettere le nostre capacità di resilienza.
    Ogni esperienza ha una risonanza interna e soggettiva. È una sorta di navigatore costruito dalla nostra storia individuale e personale, che ci spinge a rispondere alle esigenze del nostro cervello in termini di economia e coerenza.
    Pertanto, quando entriamo in contatto con le informazioni, ognuno di noi utilizza una sorta di filtro che va ad attivare la propria attenzione e percezione. Tali filtri hanno il compito di raccogliere velocemente l'informazione al fine di adattarci alla situazione. La nostra energia cognitiva si muove lungo il versante dell'economia, nel senso che è come se inserisse il pilota automatico in tutte le situazioni che già conosce secondo il dogma: “se mi cono comportato così in questa situazione e ha funzionato per me, allora posso rifarlo automaticamente”. Il problema è che questo dogma non prende in considerazione se in questo preciso momento, questo preciso comportamento può essere funzionale o meno per me ora! Insomma è manchevole nel tener in considerazione il presente basandosi solo su esperienze passate.
    Questa funzione ci permette certamente di evitare il sovraccarico di informazioni che già possediamo, ma d'altro canto perde di coerenza del momento. Il bisogno di sentirsi coerenti in questo modo vacilla provocando una dissonanza tra ciò che voglio e ciò che faccio.
    La frase ricorrente in questi giorni di pandemia è "nulla è come prima". Certamente la situazione di emergenza che stiamo vivendo ha modificato molte cose, molti aspetti della nostra vita, della nostra routine quotidiana, ma se sono convinto di non farcela probabilmente vado ad interpretare la frase di conseguenza, assegnandole appunto un valore di coerenza con ciò che sento e penso. Se, invece, mi impegno sulla stessa frase sono in grado di associare immagini che mi spingono a fare diversamente e per tanto sento e penso sulla base della possibilità di potercela fare.
    Quindi il segreto qual è? Impegnarsi, o come preferisco dire io: muovere il culo!

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